PARIGI. All’angolo della piazzetta Maurice Chevalier, seduti davanti all’entrata di un bar, Anthony e Soufiane discutono di politica. «Primo ministro Ruffin? Mah, temo non sia pronto, ha poca esperienza». «Hollande, io direi Hollande: è stato presidente, ha competenza, e può aiutare a mettere d’accordo gli altri».
All’indomani della notte elettorale più incredibile degli ultimi decenni, un rovescio inatteso che ha retrocesso il Rassemblement national da orgoglioso primo classificato a incredul…